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Teatro i chiude la stagione a fine marzo

Il Teatro i ha rilasciato un comunicato stampa in cui dichiara che non proseguirà la stagione per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Ecco il CS pubblicato sul profilo Facebook del teatro:

«La stagione 2015/2016 si conclude ora.
Il contesto in cui ci siamo trovati ad operare non ci permette di sostenere e promuovere adeguatamente questa stagione. Le politiche culturali non si sono trasformate in atti concreti di cambiamento, al di là delle attese e delle promesse. 
Per questo motivo la direzione artistica non ritiene giusto, nei confronti degli artisti, del pubblico e degli operatori che amano e seguono il teatro, proseguire con la stagione.
In questi mesi Teatro i continuerà a lavorare. 
La programmazione dello spettacolo “Piangiamo la scomparsa di Bonn Park” non subisce variazioni, così come gli spettacoli in tournée e le produzioni già avviate.
Segue comunicato della direzione artistica.
Che cosa stiamo aspettando?
In questi anni abbiamo sperato in condizioni nuove, più favorevoli, più chiare, in atti concreti, che non sono arrivati. 
Abbiamo fatto da apripista, da provocatori, da bastian contrari, da rompicoglioni.
Da anni ci proponiamo come teatro contemporaneo attivo, che produce e ospita, come selva di resistenza poetica. 
Da anni gestiamo uno spazio culturale, attenti al contesto cittadino, offrendo un servizio che oggi sempre più ci appare non richiesto, non previsto.
Da anni aspettiamo e lavoriamo perché la nostra sede venga migliorata, e solo ora è diventata chiara l’intenzione di non rinnovarla.
Abbiamo lavorato resistendo, sempre più resistendo, ma oggi questa resistenza non ha più senso, perché c’è un tempo in cui, più che resistere, bisogna esistere. E noi scegliamo di esistere. Di fare. Di non aspettare un tempo diverso, ma di sfruttare al meglio quello in cui siamo, per guardare, per capire, per affrontare questa città che cambia.
Meglio abbandonare l’ostinazione.
Chiudiamo la stagione, per cominciare quello che sarà.
Cosa potrà essere Teatro i per Milano, da qui in avanti?
Lo chiediamo a noi stessi. Ma lo chiediamo anche al pubblico. Lo chiediamo agli spettatori. A cui abbiamo consegnato, in questi anni, tante piccole bombe che, siamo sicuri, prima o poi, esploderanno.
Ancora una volta ci toccherà essere bravi!»

Teatro i
Renzo Martinelli, Francesca Garolla, Federica Fracassi

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