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Il cinema è più caro dai tempi dell'euro?

Il Corriere della Sera on line ha pubblicato la seguente notizia:
"Più cari caffè e pizza, meno i telefonini. La bilancia dei prezzi in 15 anni di euro L’euro compie 15 anni: è entrato in circolazione il primo gennaio 2002. Ricordate? Ci si preoccupava della troppa moneta (invece della carta) da tenere nei portafogli (si diffusero i portamonete a mezzaluna, ormai caduti in disuso) e si cercava di tenere a mente il concambio (un euro valeva 1936,27lire), facendo i conti con la calcolatrice davanti ai banchi della spesa. Subito dopo è venuto il problema dei rincari.
Ma che cosa è salito e che cosa è sceso, nei listini dei prezzi di questi 15 anni? È aumentato il prezzo del caffè al banco (la tazzina classica, ora spesso soppiantata dalle più costose capsule per le macchine da caffè, domestiche e non): da 900 lire a 90 centesimi di euro (come dire 1.472 lire). E sono salite le bollette di luce e gas, la benzina e il cinema, l’aspirina e il Big Mac, persino la pizza Margherita: in media e fatte le debite distinzioni fra pizzerie e regioni, è passata da 6.500 lire (3,36 a euro) agli attuali 7,5 euro. Lo dicono i calcoli , riportati dall’Ansa, dell’Associazione Nens (Nuova economia Nuova società, fondata da Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco con Nicola Rossi, Giulio Sapelli, Giuseppe Farina e Paolo Ferro Luzzi), che ha fatto le pulci ai cartellini di ieri e di oggi. In compenso, sono scesi i prezzi dell’elettronica: dai telefonini alle macchine fotografiche. E, proprio dal 2017, anche il Canone Rai tornerà a costare meno che nel gennaio 2002.
 

 

Da parte dell’ANEC, questa la replica inoltrata:
L’articolo pubblicato sul Corriere della Sera on line, relativo ai rincari riscontrati nei 15 anni di vigenza dell’euro, tra cui è espressamente menzionato il cinema, merita una breve ma argomentata considerazione a rettifica.
In 15 anni (dati Siae) il prezzo medio nelle sale cinema è passato da 5,65 a 6,19 euro. In termini percentuali, il prezzo medio di 6,19 euro del 2015 (il dato 2016 non è ancora disponibile) è più alto del 9,7% rispetto al prezzo medio del biglietto nel 2002 (5,65 euro), laddove la variazione percentuale del costo della vita (dato Istat) nello stesso arco temporale ammonta al 24,8%. Certo, il prezzo massimo è aumentato in 15 anni, e non poteva essere altrimenti: dalle 14.000 lire si passa agli 8,50 euro (in taluni casi anche di più, come le proiezioni in 3D), ma a parte l’aumento ben poco consistente (parliamo di 16.400 lire) rispetto ad altri generi (un caffè al bar, e in generale la ristorazione), va evidenziato che esiste una gamma estesissima di prezzi ridotti nei giorni feriali o per particolari categorie di pubblico, di promozioni mirate a prezzo scontato (ad esempio Cinema2Day, prima ancora la Festa del Cinema), di tariffe e formule in abbonamento molto vantaggiosi su base aziendale. Insomma, il cinema è e rimane una forma di impiego del tempo libero molto economica, in termini sia generali che comparati.

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